Gli esodati scrivono ad Eni

Lodi, 9.4.2013

Spett.le   ENI Spa

Att.ne  Fabrizio Proietti

Claudio Puglielli

Oggetto: situazione “esodati ENI” ed interpretazione dei verbali d’accordo del 15 luglio 2010

Egregi,

vi scriviamo in merito a quanto all’oggetto in rappresentanza dei lavoratori collocati in mobilità da ENI ai sensi degli accordi del 15 luglio 2010 e seguiti dalla Camera del Lavoro di Lodi.

Pur nella consapevolezza di quanto allo stato attuale sia prematura ogni stima sui numeri di chi applicherà le vecchie regole e di chi slitterà al nuovo sistema pensionistico, intendiamo porre alla Vostra attenzione alcuni temi che riteniamo siano da affrontare relativamente alle garanzie da voi sottoscritte nel quadro degli accordi sindacali.

Dare una risposta precisa a quanto segue ci sembra un indispensabile punto di partenza per chiarire i termini e condizioni di applicazione della garanzia. In particolare:

  • Contribuzione volontaria. Se al termine del pagamento della contribuzione volontaria il “pensionando” non dovesse essere ancora stato informato dall’INPS sulla possibilità o meno di essere salvaguardato, si renderà necessario mantenere la prosecuzione volontaria nel periodo detto della “finestra” nonché in qualche caso prevederne l’accesso anche per chi non aveva originariamente firmato la domanda in sede di verbale di risoluzione. Viceversa si rischierebbe di creare pericolose lacune nella continuità contributiva che potrebbero penalizzare pesantemente gli interessati. Su tempi e modalità di attivazione di tali coperture aggiuntive sarà necessario prendere accordi preventivi.
  • Tabella di calcolo allegato all’accordo del 15.7.2010 ed applicata nei calcoli d’incentivo. Da quanto è dato di sapere ad oggi, sarebbe vostra intenzione utilizzare la medesima tabella allegata all’accordo 15.7.2010 per stabilire quanto erogare a chi si vedrà slittare la data di pensionamento anche diversi anni rispetto alla data della transazione originale. Nel merito riteniamo che ciò non sia sufficiente ma si renderà necessario considerare dei tassi di “attualizzazione” specie se i calcoli saranno rifatti dopo i periodi di mobilità e contribuzione volontaria, a distanza anche di 6/7 anni e su una retribuzione di riferimento ferma al 2010/2011.
  • Date di erogazione degli importi nel quadro della garanzia. Per i casi in cui si dovesse avere certezza di passaggio al nuovo sistema pensionistico, riteniamo opportuno erogare le differenze all’atto della certificazione del nuovo status da parte di INPS, senza attendere la data prevista dal verbale di esodo. Nel merito poi dei lavoratori che stanno ottenendo la salvaguardia ai sensi dei decreti esodati ma vantano crediti nei vostri confronti per le precedenti riforme, chiediamo di conoscere le modalità di richiesta di rimborso.
  • Passaggio da sistema retributivo a contributivo. Il sistema contributivo, applicato da gennaio 2012 a tutti coloro che sono in mobilità e/o contribuzione volontaria, penalizza chi si vede allontanare la data della pensione. Più il periodo di permanenza in attesa di pensione si allunga, infatti, più aumenta di importanza la porzione di pensione calcolata con il contributivo, penalizzando in questo modo l’importo della pensione nella sua globalità. Questa perdita economica deve trovar in qualche modo una compensazione.
  • Penalizzazioni sui trattamenti. Il nuovo sistema introdotto penalizza chi accede alla pensione per contribuzione ma senza raggiungere l’età minima richiesta (ad oggi 62 anni). Come si intende fare fronte a questo problema?

Riteniamo opportuno, a nome dei lavoratori collocati in mobilità e che rappresentiamo, aprire una discussione sulle metodologie applicative degli accordi soprattutto per di fornire per quanto possibile un quadro di certezze e sicurezze a chi vive nella precaria e difficile situazione di esodato.

Restiamo in attesa di un vostro riscontro.

Distinti saluti

Per gli “esodati” ENI

Stefano Ruberto

Catherine Rodi

Daniele Cominetti

Stefano Fossati

Riccardo Picciotto